È iniziato il crowdfunding di Eppela per “I babelici”

“I Babelici” sono artisti irregolari che hanno realizzato – fuori o ai confini dell’ufficialità e del mercato dell’arte – un proprio universo immaginario. Storie affascinanti e inconsuete di “creazioni abusive” affidate a uomini che con le loro mani trasformano ferro, legno, cemento, rifiuti e scarti in creazioni sospese tra l’art brut e un visionario artigianato naive.

I protagonisti di questo nostro racconto li troviamo ai margini dell’asse Via Emilia: l’ex carpentiere che produce meravigliose opere costruite con materiali metallici di recupero, creando figure ispirate al mondo animale o a personaggi conosciuti e inventati, assemblando viti, blocchi motore, candele, ruote, bulloni, serbatoi, ecc. Il suo sguardo è capace di penetrare gli oggetti più informi per riconoscere nel loro volume, o nell’intersecarsi di quello con altri volumi, le figure più disparate. Poi abbiamo chi in un podere ha costruito un mondo immaginifico di impressionante densità e varietà: un tunnel composto da legni intrecciati lungo circa 60 metri e decorato al suo interno da decine di piccoli e inusuali presepi; “pagliai” di cemento, sassi e scarti che ricordano nella forma i tipici accumuli di legna e sterpi che si infiammano durante la rituale Festa dei falò del suo paese. E poi un’antica e sotterranea tomba gallica che lui ha decorato con un altarino, bottiglie e decine di piccoli legni appesi al soffitto, quasi ad evocare un culto pagano e meticcio. Infine, un arzillo 70enne è un “primordiale” scultore che raccoglie sassi, o massi, di tutte le dimensioni per dare vita a opere, in alcuni casi imponenti, che rappresentano le più svariate creature e, soprattutto, dinosauri: triceratopi, T-Rex, brontosauri, stegosauri e altri inventati di sana pianta troneggiano nel grande giardino della sua casa in campagna, tenuti insieme solo da alcuni perni di ferro a saldare i sassi che lui stesso perfora con un trapano speciale. E poi una Ferrari, una Vespa e una Lambretta, aerei ed elicotteri in miniatura, funghi, personaggi dei cartoni animati: tutti rigorosamente costruiti con le pietre che lui stesso scova abbandonate nei campi, nelle cave o lungo i fiumi, in Italia e all’estero, e che trasporta faticosamente fino alla propria casa.

Le riprese sono iniziate nell’ottobre 2017 e proseguiranno la prossima primavera; ora ci affidiamo a questo crowdfunding per sostenere parte delle spese di produzione e post-produzione. Sosteneteci!

Lascia un commento